XI edizione dell’appuntamento annuale con l’agricoltura sostenibile “Seminare il futuro!” si svolgerà sabato 24 febbraio a Camporeale. E la semina collettiva con semi provenienti da agricoltura biologica e biodinamica. L’invito è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore una visione sana dell’agricoltura e del cibo di cui ci nutriamo.
Anche quest’anno la cooperativa Valdibella, prima “Comunità del cambiamento Slow Food” in Sicilia e in collaborazione con la Scuola pratica di agroecologia, organizza la semina di un campo di grano con il metodo a spaglio. Sarà seminata la Timilìa, detta anche Tumminìa, ovvero un grano antico siciliano che proviene da un processo di selezione naturale senza nessuna manipolazione genetica. La porzione di terreno seminata verrà contraddistinta da uno striscione sul quale i partecipanti lasceranno la propria firma: per un anno, fino alla trebbiatura, potranno tornare a seguire la crescita del cereale.
«Vogliamo dedicare questa edizione a un tema fortemente attuale – afferma Massimiliano Solano, agricoltore e presidente di Valdibella – qual è quello dei rischi derivanti dai nuovi OGM, attualità rimarcata soprattutto dalla recente approvazione da parte della Commissione per l’Ambiente del parlamento europeo sulle nuove tecniche genomiche (NGT). L’agricoltura è arrivata a un momento cruciale nel quale deve scegliere se soccombere a una crisi senza futuro o prendere consapevolezza del proprio ruolo e cambiare paradigma».
Seminario
Dopo la semina, la giornata continuerà con un seminario sul tema: “Agroecologia e nuovi OGM, siamo a un bivio?” Parteciperanno:
– Daniela Conti, biologa, esperta di genetica molecolare;
– Andrea Ferrante, coordinatore Schola Campesina;
– Tommaso La Mantia, docente dell’Università di Palermo, dipartimento di Scienze
Agrarie, Alimentari e Forestali.
Modererà l’incontro Rafael Bueno, ecologo e assegnista di ricerca all’Università di Palermo.