Schola Campesina è un centro di formazione e ricerca partecipativa.
Schola Campesina Aps è un centro di formazione e ricerca partecipativa che cerca di rafforzare le organizzazioni di contadini e produttori nella loro lotta per la sovranità alimentare attraverso la valorizzazione e la condivisione della conoscenza. Schola Campesina ha impostato attività di apprendimento basate sulla conoscenza delle persone e sui processi di apprendimento orizzontale.
Attraverso queste attività, Schola Campesina mira alla deconcentrazione delle conoscenze nel campo dell’agricoltura e dell’alimentazione e al rafforzamento delle organizzazioni di agricoltori a livello locale e globale e raggiungere meglio la sovranità alimentare per tutti.
Schola Camoesina Aps è radicata nel Biodistretto della Via Amerina e delle Forre e ne è una sua espressione culturale. e dell’alimentazione.
La Scuola trae le sue origini nel Forum internazionale di Agroecologia di Nyeleni 2015 (hyperlink dichiarazione) e dall’esperienza delle scuole di Agroecologia della Via Campesina. In questo senso, la Schola vuole tradurre in pratica Nyeleni 2015, i suoi principi e il piano di azione.
I principi della Dichiarazione di Nyeleni rappresentano il nostro comune punto di partenza, su questo costruiamo le nostre attività formative e di ricerca partecipata (action research).
I pilastri su cui fondiamo il nostro lavoro sono:
– il sapere contadino;
– la diversità del sapere individuale (vocazione carisma) e di genere;
– il riconoscimento reciproco e dialogo fra le diverse forme dei saperi informali (contadini) e formali (accademici);
– l’autonomia dell’azienda agricola, basata sul sapere locale con tre elementi distintivi su cui la Schola focalizza la sua attenzione: a) risorse genetiche vegetali ed animali (sementi e razze autoctone) b) energia c) acqua,
– la comunità locale come elemento di unione dell’insieme di saperi;
– la comunità che si organizza, ovvero riconosciamo l’importanza dell’organizzazione, che è la condizione per agire un cambiamento sociale: l’organizzazione ha come scopo il cambiamento sociale;
– la comunità riconosce i propri diritti collettivi a partire da quelli individuali, ma che non esistono senza quelli di comunità. La sovranità alimentare rende esplicita autonomia e diritti, legandoli indissolubilmente. Senza i diritti di base non c’è agroecologia;
– il cambiamento sociale si deve tradurre in regole accettate da tutti, ovvero in politiche basate sui nostri principi quindi sulla sovranità alimentare.
– l’autonomia e i diritti dei produttori di cibo1 devono essere il fondamento delle politiche agricole ed alimentari, non le regole del commercio.
Perchè la Schola qui a Roma e nel Biodistretto della Via Amerina e delle forre?
Perché nel processo di Roma stiamo facendo un lavoro gigantesco affinché le politiche agricole e alimentari, che oggi poggiano su regole commerciali, domani siano basate sui diritti, dal diritto all’alimentazione al diritto di migrare. Nello stesso tempo una scuola deve essere radicata su un territorio e su una comunità di saperi, il Biodistretto rappresenta questo radicamento territoriale.